10 parole in spagnolo per sopravvivere
Anche nei Paesi di lingua spagnola non mancano tradizioni e usanze legate al Natale che devi conoscere se...
Leggi tutto l'articoloAnche nel 2024 la lingua spagnola si è posizionata al 4° posto nella classifica degli idiomi più parlati al mondo per numero di parlanti totali (inclusi madrelingua e non), subito dopo l’inglese, il cinese mandarino e l’hindi. Parlare spagnolo rappresenta quindi un passe-partout per viaggiare e farsi capire in tutto il mondo, ma parlarlo fluentemente non è facile come siamo abituati a pensare.
Chi si avvicina a questa lingua per la prima volta si accorge presto che parlarla fluidamente e usarla nel quotidiano non è un gioco da ragazzi, anzi. Il segreto per imparare lo spagnolo però c’è e si chiama metodo! Vediamo insieme le regole base della grammatica spagnola e quale è il metodo migliore per imparare questa lingua velocemente senza farsi travolgere dalla paura di non farcela.
Dalla mia esperienza come tutor linguistico, ho notato che ci sono degli aspetti che gli studenti madrelingua italiana spesso sbagliano, ma che invece rappresentano i cardini della lingua spagnola. Eccoli nel dettaglio.
Una delle regole grammaticali della lingua spagnola prevede che venga usato l’articolo el davanti a nomi singolari che cominciano con “-a” o “-ha” toniche, anche se si tratta di nomi di genere femminile. Ad esempio, dire la agua come fanno molti madrelingua italiani è errato, mentre dire el agua è corretto. Quando invece lo stesso sostantivo femminile è al plurale, questo problema non sussiste. Ma perché invece non possiamo dire l’agua? Perché in spagnolo l’articolo determinativo non si apostrofa mai!
In italiano non esiste l’articolo indeterminativo plurale e usiamo l’articolo partitivo dei.
In spagnolo invece l’articolo indeterminativo (Unos, Unas) può avere valore di indefinito quando viene declinato al plurale e assume il significato di alcuni/alcune/dei/delle. Ad esempio la frase Ho comprato dei fiori diventa He comprado unas flores.
Nella grammatica spagnola base, i punti esclamativi e interrogativi indicano l’inizio e la fine di una frase. Per questo motivo, esiste sia il segno di inizio (¿)(¡) che quello di chiusura (?)(!) che deve essere utilizzato se vogliamo scrivere una domanda o un’esclamazione.
Ad esempio: ¿Dónde está mi coche? (Dov’è la mia auto?) oppure ¡Qué idea genial! (Che bella idea!).
Un’altra regola base della grammatica spagnola è l’uso delle doppie. In spagnolo esistono solo 4 consonanti che diventano doppie: la C, la R, la L e la N.
Nel caso della R e della N il suono corrispondente alla doppia consonante è rafforzato, come accade con la parola tierra o con la parola connivencia.
La doppia L invece viene letta come una Gli italiana, come accade nella parola callar (fare silenzio), mentre la doppia C viene letta con un suono non presente in italiano che può essere paragonato a un kth/ks come accade nella parola “occidental”.
Un consiglio per ricordarle tutte? Memorizza bene la parola Carolina che le contiene tutte e 4 e ti aiuta a memorizzarle senza fatica!
In spagnolo esiste un solo accento grafico, quello acuto che va dal basso a sinistra verso l’alto a destra. Ti capiterà quindi di trovare parole come papá o lápiz che hanno un accento acuto, mentre se trovi una parola scritta con un accento grave, cioè che va dall’alto a sinistra verso il basso a destra, sei davanti a una parola che non fa parte del vocabolario spagnolo.
Quando il complemento oggetto corrisponde a un nome comune che si riferisce a una persona specifica, deve essere preceduto dalla preposizione a, come ad esempio Llamó a sus vecinos o Entrevistó al cantante.
La stessa regola è valida anche per i nomi propri, e il suo uso è obbligatorio con i nomi di persona e di animali, come accade nelle frasi Sus amigas visitaron a Rocío oppure Ana ama a Pablo, pero él quiere a Karla. La a preposizione viene omessa quando il nome proprio contiene o presenta l’articolo determinativo, come accade con alcuni nomi propri di Stati e città, dove spesso la preposizione viene omessa anche se non c’è l’articolo: La inflación y la pobreza azotan El Salvador, oppure Pronto visitaré la Corea.
Contrariamente all’italiano, lo spagnolo tende a evitare qualsiasi parola straniera e ne accetta pochissime, come airbag, boutique o fiasco. In alcuni casi, le parole straniere vengono adattate all’ortografia spagnola, come accade con suéter (da sweater – maglione sportivo), chao (da ciao), beis (da beige). In generale, se esiste una parola equivalente in spagnolo, si cerca di usare la parola spagnola invece di quella straniera, come perrito caliente per hot dog o ordenador invece di computer.
In spagnolo, il ci e il ne italiani non esistono. Al loro posto può comparire un pronome, di solito preceduto da una proposizione. Ad esempio Non lo conosco, ma tuo padre me ne ha parlato molto (di tuo fratello), in spagnolo si può dire No lo conozco, pero su padre me ha hablado mucho de él, oppure Ce la faremo sicuramente, in spagnolo si traduce con Sin duda lo conseguiremos.
Abbiamo appena visto le regole dello spagnolo da tenere a mente se sei madrelingua italiano, ma se hai già iniziato a studiare la grammatica della lingua spagnola, e vuoi raggiungere il livello A2 di spagnolo devi ricordarne anche altre. Ecco quindi un veloce ripasso della grammatica spagnola di base:
Gli articoli determinativi spagnoli sono el per il maschile e la per il femminile. Gli articoli indeterminativi spagnoli sono unper il maschile e una per il femminile. Gli articoli plurali sono las e los – e unas e unos, rispettivamente femminile e maschile.
Ecco alcuni esempi: el profesor – la profesora; un hermano – una hermana; los amigos – las amigas; unos amigos – unas amigas.
Un nome in spagnolo può essere maschile o femminile. La maggior parte dei nomi maschili termina in -o e i femminili in -a. Questa regola è semplice da ricordare perché uguale all’italiano.
Ecco alcuni esempi: chico – chica; gato – gata
Attenzione però: il genere dei sostantivi non è sempre uguale tra italiano e spagnolo: un nome che in italiano è categorizzato come femminile, in spagnolo può essere maschile e viceversa. Ad esempio el correo (la posta) e la cuchara (il cucchiaio). Tenendo a mente la regola della desinenza -o per il maschile e -a per il femminile, però, ti verrà però spontaneo aggiungere l’articolo el/la in modo corretto e classificare correo come sostantivo maschile spagnolo e cucharacome femminile.
La grammatica spagnola base ha tante parole che hanno suono e grafia simili a quella italiana, ma che hanno un significato completamente diverso. Ad esempio la parola embarazada in italiano significa “incinta” e non “imbarazzata” come potresti pensare. Anche la parola burro non ha lo stesso significato in italiano, perché nella nostra lingua si traduce con “asino”. O ancora, largo si traduce con “lungo”. Imparare a memoria questi falsi amici ti permette di evitare errori – e figuracce – dovute all’uso scorretto dei termini!
L’infinito verbale in spagnolo può essere formato con -ar, -er o -ir. Per coniugare un verbo basta togliere la desinenza e sostituirla con quella adeguata al modo, tempo e persona a cui si riferisce l’azione, proprio come accade con l’italiano.
Per imparare bene tutti i verbi, ecco il mio consiglio da language coach: per ogni desinenza verbale, impara a memoria una coniugazione completa, in modo che faccia da schema per tutti gli altri verbi. Ti consiglio amar per i verbi in -AR, beber per i verbi in -ER e vivir per i verbi in -IR. Per un livello basilare di spagnolo, ti basta imparare l’indicativo presente, il passato (pretérito perfecto, corrispondente del passato prossimo italiano) e il futuro. In questo modo, potrai cavartela nelle situazioni più comuni.
La grammatica spagnola vuole che l’aggettivo sia collocato dopo il nome e concordato in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce.
Se l’aggettivo si riferisce a due o più sostantivi di genere e numero diversi, però, assume la forma maschile plurale esattamente come in italiano. Ad esempio: la camicia e i pantaloni azzurri diventerà la camisa y lo pantalones azules.
Un buon supporto per imparare la grammatica spagnola è utilizzare dei libri che riassumono le regole principali e ti propongono degli esercizi per consolidare le regole che hai imparato. I principali libri di spagnolo che consiglio ai miei studenti sono:
La Gramática básica del estudiante de español NE revisada è la grammatica spagnola più importante degli ultimi 25 anni e contiene oltre 400 attività per imparare lo spagnolo e le sue regole dal livello A1 al B2. Ottima se stai partendo da un livello base e cerchi un testo ricco di immagini, spiegazione semplici ed esempi.
L’ho acquistata la prima volta quando mi sono trasferita a Granada per l’Erasmus nel 2007, e nonostante sia scritta tutta in spagnolo, la facilità con cui sono spiegate le nozioni e la presenza di vignette aiutano tanto la comprensione.
¡APRUEBA! Gramática y léxico con ejercicios è il libro che stai cercando se non solo vuoi padroneggiare le regole dello spagnolo, ma anche arricchire il tuo lessico e la cultura. Parte dal livello A1 ma arriva a toccare il C1, anche se non lo approfondisce. È arricchita da esercizi interattivi ed è anche scaricabile offline.
Ho iniziato ad usare questo libro durante le lezioni di spagnolo nella mia scuola di lingue. La consiglio ai miei studenti del coaching linguistico perché è coadiuvata da audio e abitua da subito lo studente anche all’ascolto. Ci sono, inoltre, tante sezioni che mettono a confronto la lingua spagnola con quella italiana che possono essere da spunto e da ripasso anche della nostra lingua.
I libri completamente in spagnolo non fanno per te? Allora il manuale di grammatica spagnola Gramática en contraste non può mancare nella tua lista. È suddiviso in livelli (A1-A2 e B1-B2) ed è ottimo per affinare le strutture grammaticali.
Si basa su un approccio che ho apprezzato molto: quello contrastivo, che ti aiuta a imparare le regole dello spagnolo partendo dalle differenze tra questa lingua e l’italiano.
Un’altra caratteristica che ho apprezzato di questa grammatica spagnola è la suddivisione degli argomenti. Per ogni macro argomento vengono prima proposti dei sotto-temi di livello A1-A2 e poi dei sotto-temi di livello B1-B2. Anche in questo caso, diversi esercizi devono essere svolti con il supporto dell’audio che è estremamente utile, soprattutto nello studio autonomo della lingua.
Per acquisire le regole base dello spagnolo e averle sempre a portata di mano, puoi anche creare il tuo libro di grammatica personale. Prendi un quaderno e riassumi al suo interno le regole di spagnolo che impari mano mano. Questo ti aiuterà a schematizzare, memorizzare e ricorrere ai tuoi appunti quando ne avrai bisogno. Inoltre, nella tua grammatica spagnola potrai anche schematizzare le tue personali metodiche di studio che, partendo dal metodo Effe Vu Gi, ti permetterà di parlare spagnolo senza errori in poco tempo.
Le regole della grammatica sono fondamentali per esprimersi correttamente in questa lingua, ma non sono il punto di partenza per imparare lo spagnolo!
Dalla mia esperienza come insegnante di spagnolo e coach linguistico, ho creato il metodo Effe Vu Gi che ti avvicina alla lingua in modo nuovo partendo dalla fonetica, per poi passare ai vocaboli e solo alla fine alla grammatica. Dopo aver studiato le regole di fonetica e lessico sarà infatti più semplice apprendere quelle grammaticali e tenere a mente i cambi ortografici, vocalici e consonantici.
Il metodo Effe Vu Gi è quello che insegno nel mio servizio di coaching linguistico e ti permette di arrivare a studiare la grammatica solo quando conosci già la fonetica e i vocaboli della lingua, ovvero quando sei in grado di capire il senso generale di un discorso. Durante i nostri incontri sceglieremo insieme quale libro di grammatica è più adatto a te in base ai tuoi interessi e alla tua indole, e definiremo il tuo piano di studi.
In linea generale, infatti, consiglio di studiare lo spagnolo seguendo le linee guida del Quadro Europeo di Riferimento per le lingue e i livelli elaborati dall’Istituto Cervantes nel caso specifico dello spagnolo. Queste norme indicano quali sono i micro argomenti da conoscere, e ciò ti permette di porti dei mini-obiettivi che ti aiuteranno ad affrontare lo studio della grammatica spagnola con il giusto spirito. Inoltre, ti suggerisco di procedere con 2 capitoli a settimana per avere il giusto tempo di radicare dentro di te le regole acquisite, e di usare un supporto audio come Forvo per imparare subito la pronuncia da un madrelingua.
Nel concreto, però, questi consigli vengono modificati sulla base delle tue esigenze, per creare il tuo personale metodo di apprendimento dello spagnolo e rendere il tuo percorso più stimolante e piacevole.
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