Quanto tempo serve per imparare una
Una delle domande che mi viene posta da chi inizia un percorso di coaching linguistico riguarda il tempo...
Leggi tutto l'articoloFammi indovinare: ti sei messo a studiare una lingua, hai iniziato ad approfondire gli aspetti che la compongono e ti sei accorto che la tua pronuncia migliora a fatica. Così, ti sei messo a cercare informazioni per capire come migliorarla e hai scoperto che la fonetica è un aspetto della lingua che fino ad ora hai studiato in modo sbagliato.
Probabilmente l’hai studiata così: hai visto una parola, hai provato a pronunciarla e il tuo cervello ha registrato il suono che hai collegato a quel vocabolo. E ora, non sai come migliorarla.
Secondo scenario possibile: stai per cominciare a studiare una lingua e vuoi partire sin da subito con il piede giusto, o meglio la fonetica giusta. Così stai cercando di capire da dove partire, su cosa focalizzarti e cosa lasciare da parte per un secondo momento.
Se ti trovi in una di queste due situazioni, preparati. Sto per spiegarti per filo e per segno come aiuto i miei studenti ad impararla, e come io stessa la studio ogni volta che inizio ad apprendere una lingua nuova.
La fonetica è la disciplina che studia come i suoni vengono prodotti dall’apparato fonatorio. Inoltre, studia quali organi vengono coinvolti nella produzione del suono, quindi la lingua, le labbra, i denti, il palato, etc.
Questa materia viene studiata approfonditamente dai linguisti, che la analizzano e la rappresentano mediante simboli scritti. È stato proprio così che è nato l’alfabeto IPA, un sistema di trascrizione fonetica che permette di rappresentare i suoni che sentiamo con dei simboli.
Ma a cosa serve la fonetica? Perché dovresti investire del tempo nell’impararla?
La ragione è molto semplice: ti permette di comunicare in una lingua straniera in modo corretto. Inoltre, studiarla ti aiuterà a creare delle fondamenta solide nell’apprendimento della lingua e dei suoni.
Non a caso è il primo degli aspetti della lingua che si studia con il mio metodo Effe Vu Gi, durante il mio coaching linguistico.
La prima cosa che faccio fare ai miei studenti, e che faccio io stessa quando studio o ripasso una lingua, è prendere un buon libro di fonetica e iniziare ad esercitarsi.
Prima di qualsiasi altra cosa, il focus dello studio deve essere sulla pronuncia.
Lascia che ti spieghi perché. Immagina di costruire una casa e, dalla fretta di vederla fatta e finita, crei delle fondamenta instabili e traballanti.
I lavori continuano bene, finché, al momento di mettere le finestre, la casa crolla. Questo, ovviamente, accade perché le basi che servono a sostenerla sono state fatte male.
Allo stesso modo, non studiare la fonetica sin da subito ti creerà dei problemi importanti, perché al contrario della grammatica o della memorizzazione dei vocaboli, è l’aspetto linguistico più difficile da correggere.
Una volta che il tuo cervello ha registrato il suono sbagliato, sarà difficoltoso sostituirlo. Dovrai “disimpararlo” per installare quello corretto.
Ad esempio, se hai già cominciato a studiare una lingua come l’inglese, avrai facilmente appreso dei suoni in modo non corretto.
Ma non ti devi preoccupare! Nel mio articolo su come migliorare pronuncia inglese trovi 6 consigli che puoi applicare a questo idioma, ma anche a qualsiasi altra lingua, per migliorare la tua pronuncia sin da subito!
Come vedi, dare un corretto imprinting sin dall’inizio è fondamentale e ti farà risparmiare moltissimo tempo!
Come avrai capito, aiutare il tuo cervello a registrare sin da subito il suono esatto è importantissimo, e farlo da soli è pressoché impossibile. Questo accade perché ogni volta che studiamo una lingua nuova ci approcciamo al suono di quella parola sulla base dei foni che ci sono familiari.
Gli unici che conosciamo bene sono quelli della nostra lingua madre. Ciò significa che se studi la fonetica da solo, ogni qualvolta troverai una parola nuova la leggerai esattamente come la leggeresti in italiano.
Il problema? Moltissime lingue hanno più suoni della nostra, ad esempio l’inglese ne ha ben 44 e oltre 100 modi per scriverli. L’italiano invece ne ha solo 30.
Di conseguenza difficilmente sarai in grado di produrre da solo i suoni nuovi e avrai bisogno di qualcuno che sappia indicarti quelli specifici della lingua che stai studiando e insegnarti ad emetterli.
Quindi, se desideri imparare davvero la fonetica, e magari diventare un poliglotta, occorre studiarla con un madrelingua o un esperto.
Abbiamo visto cosa è e a cosa serve la fonetica, ora è necessario capire come imparare a leggere i suoni. Se non hai la possibilità di farti aiutare sin da subito da un madrelingua o da una persona esperta – anche se ti consiglio di trovare un supporto al più presto – puoi iniziare a leggere i suoni in autonomia studiando l’alfabeto IPA.
Te l’ho già presentato brevemente, spiegandoti che è un sistema utilizzato dai linguisti per “decodificare” i suoni in simboli. Il vantaggio dello studiare questo alfabeto fonetico è che, una volta compresa e appresa la pronuncia dei diversi suoni, sarai in grado di pronunciare qualsiasi parola in qualsiasi lingua, anche se non ne conosci il significato.
In questo contenuto ci concentreremo sulla fonetica e i 3 step fondamentali per impararla che ti presenterò a breve, ma ho creato un articolo dedicato all’alfabeto IPA, cos’è e come funziona, dove troverai consigli e spiegazioni pratiche su come usarlo per imparare la fonetica una volta per tutte.
È arrivato il momento di passare alla pratica. Cosa fare nel concreto per imparare la fonetica?
Nei prossimi paragrafi troverai i 3 step che ti consiglio personalmente di attuare, e che consiglio anche ai miei studenti del coaching linguistico. Leggili con attenzione e mettili in pratica.
Sono frutto della mia esperienza come studente di lingue a vita e come ex insegnante di lingue.
Vediamoli insieme.
Questo è il primo esercizio che voglio consigliarti in questo articolo sulla fonetica. Per farlo avrai bisogno di un libro corredato di CD e dovrai svolgerlo in questo modo:
L’obiettivo di questo esercizio non è distinguere le parole o comprenderne il significato, ma abituarti ai suoni nuovi, affinché diventino familiari. Più il tuo cervello assorbirà ciò che sente, più sarà facile per te attraverso la lettura e la ripetizione associare il movimento degli organi dell’apparato fonatorio al suono.
Ascoltare, leggere e ripetere ti aiuterà a sviluppare molteplici capacità attraverso un unico esercizio. Svilupperai l’ascolto, abbinerai il suono alla parola attraverso la lettura e allenerai la pronuncia attraverso la ripetizione.
Svolgendo l’esercizio in questo modo prenderai 3 priccioni con una fava 😉
Fai questo esercizio per almeno 5 minuti al giorno, ovvero per il tempo necessario ad ascoltare e ripetere un dialogo di un libro almeno 3 volte.
È molto semplice: per poter suonare come un madrelingua, devi acquisire la sua intonazione. Come puoi farlo?
Esattamente come hai fatto ad acquisire l’accento e il ritmo linguistico che hai ora in italiano: copiando l’intonazione delle frasi che senti. Almeno nelle prime fasi avrai bisogno di un madrelingua o di un esperto nell’idioma che stai studiando per impostarla correttamente.
Ti basteranno 5-7 lezioni, poi potrai proseguire in modo autonomo perché avrai creato delle buone basi da cui partire.
Attenzione però, l’intonazione non è uguale alla pronuncia. L’intonazione è il ritmo con il quale vengono scandite le parole, l’accento, il tono, la variazione del suono che si alza e si abbassa, etc.
Quindi, nell’esercizio che ti sto per consigliare dovrai focalizzarti solo sull’intonazione, non sul significato della frase che senti. Se non hai assolutamente idea di cosa stai dicendo, al momento non ha nessuna importanza.
Ecco come svolgere l’esercizio:
Ricorda: ogni lingua è diversa, quindi il tipo di intonazione potrebbe cambiare poco o tanto rispetto ad altri idiomi che conosci (compresa la tua lingua madre).
So già che stai pensando “wow Serena, che cosa inaspettata mi stai dicendo”. Ma lascia che ti faccia una domanda: quante volte ti sei messo ad ascoltare la pronuncia di vocaboli o frasi con attenzione?
Probabilmente nessuna. Ci viene naturale non farlo perché appena incontriamo una parola ne interpretiamo la pronuncia a modo nostro, come abbiamo già visto.
Ma l’errore sta proprio qui. Ti suggerisco di non ascoltare un solo vocabolo, poi un altro e un altro ancora, ma di iniziare subito con frasi intere.
Per allenarti il mio consiglio è di fare, per ultimo, un semplice esercizio: ascolta. Inizia ascoltando degli audiolibri, poi passa ai podcast e ai film.
Ascoltare tanto ti aiuta a far sì che il cervello si immerga nella lingua e nei suoi suoni, e che inizi ad acquisirli in modo naturale.
Svolgi l’esercizio per almeno per 10-15 minuti al giorno. Più costante sarai, più velocemente otterrai risultati.
Come vedi, tutti quelli che ti ho consigliato sono esercizi davvero efficaci per migliorare la fonetica. Sono io stessa la prima ad applicarli e i risultati che può portare la costanza nel farli è sorprendente.
Prima di terminare questo articolo voglio lasciarti un suggerimento prezioso che cambierà davvero i riscontri che avrai dal tuo studio. Non solo per quanto riguarda la fonetica, ma l’apprendimento della lingua in generale.
Ciò che voglio consigliarti è di capire al più presto cosa funziona per te e cosa invece ti sta ostacolando nell’apprendimento.
Ognuno è diverso e comprendere noi stessi, le nostre abilità e cosa funziona per noi diventa complicato.
Se ancora non lo sai, nel mio coaching linguistico aiuto i miei studenti a trovare il loro metodo personalizzato di studio delle lingue straniere, in modo che possano impararle in metà del tempo e ottenere il doppio dei risultati. Si basa su un sistema che ho creato e che ti ho già accennato: EFFE VU GI.
Lo scopo della coaching è quello di identificare le tue capacità e le tue inclinazioni naturali all’apprendimento in modo che tu riesca a imparare l’idioma nel modo più semplice possibile.
Un’altra cosa che ti voglio consigliare è di variare l’apprendimento e gli esercizi che fai, altrimenti non solo ti annoierai, ma diventerà ancora più complicato comprendere ciò che funziona per te, perché non esplorerai nuove modalità di studio.
Siamo tutti diversi, ad esempio c’è chi apprende meglio guardando i film con i sottotitoli perchè ha una memoria visiva, e chi invece riesce a memorizzare parole e suoni semplicemente ascoltando. Ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione e non sempre è chiaro quale metodo può dare più risultati.
Per questo, ti consiglio di focalizzarti sul capire come imparare le lingue, analizzare ciò che funziona per te e variare l’apprendimento per un pò di tempo. Non ti sarà chiaro finché non avrai testato diverse modalità per un tempo abbastanza lungo.
Il mio percorso per apprendere le lingue straniere prevede un primo incontro gratuito per capire le tue esigenze e se il mio metodo fa al caso tuo.
Leggi gli approfondimenti del blog e scopri come imparare l’inglese o lo spagnolo in autonomia.
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