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Leggi tutto l'articoloQuando si impara una nuova lingua ci si imbatte nella sua trascrizione fonetica, ovvero in una serie di simboli che indicano come si pronuncia correttamente ogni termine. Come funziona e perché è così importante quando si impara una nuova lingua per lavoro?
Vediamolo insieme!
La trascrizione fonetica è la resa grafica della pronuncia di un termine in qualsiasi lingua attraverso un elenco di simboli che corrispondono a specifici suoni.
Essa si basa sull’alfabeto IPA – International Phonetic Alphabet, un sistema ideato dai linguisti per dare una forma scritta ai suoni attraverso simboli univoci.
Questo sistema nasce dall’esigenza di rendere graficamente una comunicazione che è primariamente orale. Partendo da una forma reale, ovvero dalla sequenza di suoni prodotti in diverse occasioni, con l’alfabeto IPA i linguisti creano sequenze di simboli che permettono di riprodurre i suoni così come pronunciati dai madrelingua e rendono più chiara la differenza tra le diverse parole quando vengono pronunciate.
Ogni lingua ha dei suoni e delle inflessioni specifiche che vengono apprese in modo naturale dai madrelingua, ma che possono risultare complesse a chi si avvicina a un nuovo idioma per la prima volta.
La scrittura fonetica, nota anche come trascrizione fonetica, è un metodo che cerca di eliminare la confusione e semplifica l’acquisizione dei suoni propri di una lingua attraverso la lettura di simboli univoci.
Con la trascrizione fonetica si possono quindi notare subito le differenze di pronuncia tra termini simili, si possono comprendere meglio le conversazioni orali e si migliora anche la propria produzione linguistica.
Osservando la trascrizione fonetica, infatti, le differenze sono più evidenti e questo permette di capire quando si sta pronunciando male un termine, correggendo l’errore e memorizzandolo in modo corretto fin da subito.
La fonetica è un aspetto fondamentale di qualsiasi lingua perché definisce come viene resa nella sua forma orale.
Imparare a leggere la trascrizione fonetica delle parole in italiano permette di apprendere i suoni propri della nostra lingua e avere così una base da cui partire per apprendere i suoni propri di altri idiomi.
Una volta presa dimestichezza con la trascrizione fonetica in italiano, basterà imparare a riconoscere solo i suoni distintivi della lingua straniera che vogliamo apprendere per poter comunicare in modo efficace e senza troppa fatica.
In altre parole: saper riconoscere i suoni grafici presenti nella trascrizione fonetica dei termini in lingua italiana permette di creare una base stabile e familiare dalla quale partire, per poi aggiungere nuovi suoni mano a mano che verranno acquisiti. Questo facilita sia la comprensione di nuove lingue che la produzione orale in idiomi che non ci appartengono dalla nascita.
Per la lingua italiana, i suoni classificati dalI’IPA sono:
Nella trascrizione fonetica di un termine, quindi, si trova l’elenco dei simboli IPA necessari a pronunciarlo correttamente. Per convenzione questi simboli sono scritti tra parentesi quadre.
Ad esempio: gnomi [ˈɲɔmi]
Grazie alla trascrizione fonetica è possibile anche trascrivere il giusto accento di un termine.
In italiano esistono alcuni accenti, detti grafici, che vengono riportati nella lingua scritta, come quelli presenti nelle parole tronche, come città, università e tribù, o in parole piane che, a discrezione dell’accento, cambiano significato, ad esempio benefici e benéfici.
In realtà ogni parola ha un accento che non è reso graficamente, ma che si rivela indispensabile nella lingua orale.
Gli accenti usati solo nella lingua parlata vengono riportati nella trascrizione fonetica con un trattino verticale (‘) prima della sillaba tonica, ovvero davanti alla sillaba che contiene la vocale su cui cade l’accento.
Ecco un esempio: la trascrizione di accidenti è [attʃi’dɛnti] e l’accento si trova sulla penultima sillaba anche se non presente nella forma scritta della parola.
In italiano la lettera H non ha un suono proprio, ma viene usata per rendere le lettere C e G vocaliche.
Essa viene scritta graficamente, ma nella trascrizione fonetica non appare.
In presenza di GH o CH troveremo infatti i simboli [g] e [k] che indicano le altre due consonanti con suono duro.
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