Quanto tempo serve per imparare una
Una delle domande che mi viene posta da chi inizia un percorso di coaching linguistico riguarda il tempo...
Leggi tutto l'articoloLo hai notato anche tu, vero? In questi anni in cui la globalizzazione corre alla velocità della luce e con un biglietto aereo è possibile passeggiare sulle spiagge dell’Australia in meno di 24 ore, sempre più persone hanno iniziato a chiedersi se è difficile imparare una lingua nuova e come riuscirci.
L’importanza del conoscere idiomi esteri è sotto gli occhi di tutti, basti pensare al numero sempre più elevato di persone che li studiano. Ma la presunta difficoltà delle lingue straniere è senza ombra di dubbio uno dei fattori che frena maggiormente i nuovi studenti, o coloro che desiderano farlo da una vita.
Oggi ti spiegherò perché alcune lingue sono più difficili di altre e come superare le difficoltà per apprenderle al meglio.
“Italiano: prima lingua straniera”
Questa era una delle frasi preferite della mia prof. di lettere delle superiori e, dopo aver analizzato diversi studi, sono arrivata ad una conclusione: aveva ragione.
Perché per tanti è difficile imparare una lingua, mentre per altri no? Per rispondere a questa domanda, e capire quali siano le effettive difficoltà dell’apprendere le lingue straniere, voglio parlarti di una studio condotto su questa tematica.
Nel 1992 Richard Sparks e i suoi collaboratori hanno condotto una ricerca dal titolo “Diagnosing and accommodating the foreign language learning difficulties of college students with learning disabilities”, dal quale è emerso come l’abilità di comprendere i meccanismi della propria lingua madre fossero determinanti nell’apprendere quelli legati ad una seconda lingua.
Questo significa che se hai delle lacune non potrai mai imparare una nuova lingua? Assolutamente no!
Significa solo che se vuoi imparare la lingua dei tuoi sogni e farlo bene, ti consiglio di studiare approfonditamente gli aspetti che compongono il tuo idioma nativo, così che queste lacune non vengano trascinate nei successivi altri che deciderai di apprendere.
Oltre a questo, la difficoltà di apprendere lingue straniere è determinata anche dal tipo di lingua che studierai. Alcune presentano delle complessità oggettive per un madrelingua italiano, come l’inglese che presenta difficoltà di tipo fonetico, mentre lo spagnolo e il francese hanno una grammatica piuttosto complessa, invece l’arabo, il cinese o il coreano hanno sistemi di scrittura diversi.
Se desideri approfondire questo tema, ho scritto un articolo sulle lingue più difficili al mondo e come impararle.
Abbiamo visto che per alcune persone è difficile imparare una lingua, mentre per altri risulta essere più semplice, in base a quanto approfonditamente si conosce la propria lingua madre.
Ma come si fa a semplificare qualcosa che sembra così difficile? Il segreto sta nell’utilizzare lo stesso sistema che hai applicato per imparare l’italiano: seguendo, quindi, il naturale ordine di apprendimento.
Scommetto che quando eri piccolo, nessun genitore si sia avvicinato al tuo letto con un bel tomo di grammatica al posto di un avventuroso libro delle favole, per insegnarti a parlare. Vero?
Probabilmente, ti hanno ripetuto le stesse parole allo sfinimento, finché non hai imparato il suono, e successivamente il suo significato. E, per lo studio dei tempi verbali hai atteso il secondo o terzo anno delle elementari.
Questo è esattamente ciò che ti consiglio di fare: partire dall’ascolto e dall’apprendimento dei suoni, così che il tuo cervello li assimili in maniera naturale e non forzata. Ci sono moltissimi strumenti che puoi usare, come Youtube, i podcast o le serie tv.
Per poter ottenere i maggiori risultati da questi strumenti, è necessario anche conoscere come utilizzarli. Gli studenti della mia coaching, applicando un metodo personalizzato elaborato insieme, sono riusciti a comprendere come utilizzarli e a ottenere ottimi risultati fin da subito.
L’equazione è molto semplice: metodo + strumenti + abilità di metterli in pratica = apprendimento della lingua straniera.
La domanda che ogni adulto si fa è: ora che non sono più un bambino, ci sono maggiori difficoltà con le lingue straniere?
Alcuni studiosi (Penfields e Roberts) ritengono che esista un periodo critico, superato il quale apprendere un idioma potrebbe risultare più complicato, con minori possibilità di apprendimento completo. Ciò significherebbe che superata una determinata età, apprendere le lingue non solo risulta difficile, ma pressoché impossibile.
È davvero così? Moltissimi altri studiosi hanno evidenziato come ci siano adulti in grado di imparare una nuova lingua allo stesso livello del proprio idioma nativo. Non solo, adulti che hanno già alle spalle lo studio di un idioma straniero, sono ancora più avvantaggiati nello studiarne uno nuovo.
Quindi, è o non è più difficile imparare una lingua nuova quando si è adulti? In base alla mia personale esperienza di poliglotta, apprendere un nuovo idioma da adulti (e parlarlo bene!) è assolutamente fattibile.
Ma quali sono i vantaggi dell’imparare una lingua da adulti?
Direi che ne vale la pena, non è vero? 😉
Il tempo di apprendimento varia in base a quanto è difficile imparare una lingua specifica, e su questo dato ci dà maggiori informazioni il Foreign Service Institute (FSI), che ha suddiviso le lingue straniere in 4 gruppi a seconda del numero di ore necessarie per apprendere un determinato idioma.
NB: Nonostante l’FSI prenda come riferimento base la lingua inglese, nel gruppo di difficoltà 1 ci sono lingue appartenenti alla stessa famiglia linguistica dell’italiano. Di conseguenza si può affermare che il tempo da dedicare allo studio può considerarsi lo stesso.
Le lingue più semplici da apprendere partendo dall’italiano, quindi il francese o lo spagnolo, il rumeno o il portoghese, richiedono tra le 600 e le 750 ore di pratica per raggiungere la fluidità di base (circa 6/7 mesi). Se invece l’obiettivo è imparare la lingua in modo da sapersi esprimere in qualsiasi situazione, ci possono volere anche 2 anni.
Più è alto il grado di difficoltà delle lingue straniere, maggiore sarà il periodo di studio. Queste tempistiche sono determinate anche sulla base del tempo dedicato all’apprendimento: se uno studente è impegnato nel lavoro, avrà meno tempo per studiare rispetto ad un altro che può concentrarsi esclusivamente su questa attività.
I fattori da prendere in considerazione quando si decide di imparare una nuova lingua sono tanti, e il percorso di ogni studente è a sé. C’è chi inizia lentamente e poi mette il turbo, chi inizia rapido e poi rallenta, o chi decide di andare piano e andare lontano.
Una cosa è certa: le lingue non si finiscono mai di imparare ed è una crescita continua, di conoscenza e di soddisfazioni.
Il mio percorso per apprendere le lingue straniere prevede un primo incontro gratuito per capire le tue esigenze e se il mio metodo fa al caso tuo.
Leggi gli approfondimenti del blog e scopri come imparare l’inglese o lo spagnolo in autonomia.
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